NEI BOSCHI LÀ FUORI La prima cosa che notai ancor prima di aver aperto gli occhi fu il saporaccio di whiskey nella mia bocca. Mi sollevai a fatica dal pavimento con le tempie che martellavano impazzite. Mi resi conto di essere in mutande, in una stanza sconosciuta e priva di alcun tipo di arredamento. L’unico…
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La curiosità lo stava logorando come un virus che divora cellula dopo cellula. Lo stava uccidendo. Quanto tempo era passato? Due ore, forse tre. Era preoccupato e affascinato. Nell’ultima ora la tempesta era cresciuta notevolmente e la sua veterana esperienza gli suggeriva che il culmine non era ancora stato raggiunto. Poteva udire il vento ululare…
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Questa storia è dedicata a tutti coloro che non cercano una morale in tutto ciò che leggono. Che amano la fantasia nella sua forma più pura, senza limiti o barriere. E che credono nell’assurdo in quanto regolatore delle leggi universali. Siete disposti a viaggiare senza il timore di dovervi voltare indietro? Riuscite ad accettare un’esistenza…
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Tutto ebbe inizio con una scivolata.Battei il fondoschiena così forte che avrei avuto dolori per una settimana, ma in quel momentonon vi diedi importanza. Mi rialzai cercando di mantenere l’equilibrio, scrollai il cappotto dallaneve fresca e mi sistemai alla buona cappello e sciarpa. Volsi lo sguardo in alto. I fiocchisembravano immobili, cristallizzati, eppure continuavano la…
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-Quand’è la tua?–Non impicciarti in faccende che non ti riguardano!-Denise affondò il viso nel cuscino in memory e scoppiò in lacrime. Cesare le appoggiò una manosulla schiena, accarezzandola con dolcezza.-Avanti, tesoro. Non dovrebbero esserci segreti tra noi. Questo mondo è già abbastanzacomplicato, non dobbiamo lasciarci schiacciare.- Volse lo sguardo alla finestra. Al di fuori, lapioggia…
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Il dolore ai piedi stava diventando insopportabile.Camminavo senza sosta da almeno tre ore, vagando tra la folla di turisti che si accalcava ad ogniangolo della città. Il termometro di una farmacia segnava 29 gradi, ma a mio parere dovevanoessere molti di più. Non avevo da bere, non avevo un soldo, non avevo un telefono. Le…
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-Smilzo, ti vogliono al telefono!-Adriano si precipitò alla cornetta facendo tremare il pavimento dell’ufficio con la sua molepossente. Prima di rispondere fulminò il suo socio con lo sguardo.-Non chiamarmi così. Non osare più o ti rivolto quella faccia da schiaffi che ti ritrovi.-Dodo fece finta ti tremare e gli passò il telefono.-Qui parla Adriano di…
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Devo iniziare con una premessa: intendo chiedere scusa al mondo intero per ciò che ho fatto.Non fraintendetemi, scuse e pentimento sono due cose differenti. Difatti se tornassi indietrorifarei tutto identico, senza cambiare nulla. Anzi, lo farei meglio.Ad ogni modo mi sento in dovere di chiedere scusa perché sono a conoscenza della sofferenzache ho arrecato. Non…
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-Se mia madre ci scopre siamo nei guai.-Amanda versò un altro bicchiere di limonata ghiacciata, osservò curiosa la condensa che si eraformata sulla plastica, poi lo passò a Gabriele.-Smettila di lamentarti e bevi questa-, disse. -Fa’ piano che è fredda.–Cavolo, ci saranno quaranta gradi!–Il termometro segnava quarantadue una mezz’ora fa.-Gabriele trangugiò la limonata con un’espressione…
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Mentre attendevo in silenzio il mio turno notai il pesce.Mi guardava con occhi inespressivi, ma carichi di compassione. Forse anche lui aveva intuito chequalcosa mi innervosiva. Sì, magari anche la palma di fianco all’acquario avrebbe volutodirmene quattro, ma cercai di non farmi distrarre. Dovevo rimanere concentrato. Da dietro il palco comparve una donna smilza e…
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